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Nel 1989, Bryan Stevenson, laureato in legge ad Harvard, si reca in Alabama con l'intenzione di aiutare a difendere i poveri che non possono permettersi un'adeguata rappresentanza legale. Insieme a Eva Ansley, forma l'Equal Justice Initiative nella capitale dello stato, Montgomery. Si impegna a combattere le ingiustizie sociali nel diritto e nella pratica penale, che hanno portato a un alto tasso di afroamericani condannati e incarcerati nello stato e a livello nazionale.

Stevenson si reca in una prigione di stato per incontrare i detenuti che si trovano nel braccio della morte e che stanno cercando di appellarsi alle loro condanne o sentenze. Tra questi c'è Walter "Johnny D." McMillian, un uomo afroamericano condannato per l'omicidio di Ronda Morrison, una ragazza bianca di 18 anni, avvenuto nel 1986. McMillian ha sostenuto la sua innocenza. Quando Stevenson esamina le prove del caso, scopre che si basa interamente sulla testimonianza del condannato Ralph Myers. Il condannato aveva fornito una testimonianza altamente contraddittoria all'accusa in cambio di un patteggiamento e di una pena più lieve nel suo processo in corso.

A causa di questi problemi, Stevenson si rivolge all'attuale procuratore, Tommy Chapman, per chiedere aiuto; Chapman lo congeda senza guardare gli appunti di Stevenson. Stevenson viene a sapere che, all'epoca dell'omicidio, l'amico di famiglia di McMillian, Darnell Houston, si trovava altrove con un testimone che aveva poi falsamente confermato la testimonianza di Myers. Questa prova farebbe crollare il caso dell'accusa e Stevenson chiede a Houston di testimoniare sul suo conto. Quando Stevenson presenta la testimonianza di Houston, la polizia arresta Houston per falsa testimonianza. Sebbene Stevenson ottenga l'archiviazione delle accuse di falsa testimonianza, Houston è intimidito e si rifiuta di testimoniare in tribunale. Poco dopo, Stevenson viene minacciato da due agenti dello sceriffo, che lo costringono a scendere dalla sua auto sotto la minaccia di una pistola e la perquisiscono illegalmente. Si rifiutano di dirgli perché è stato fermato, ma lo rilasciano.

Durante questo periodo, Stevenson aveva un caso in appello alla Corte Suprema degli Stati Uniti per conto di un altro detenuto nel braccio della morte, Herbert Lee Richardson; la corte negò l'appello. Condannato per aver ucciso la nipote della sua ex fidanzata con una bomba nel portico di casa, Richardson era stato condannato a morte sulla sedia elettrica. Non potendo ribaltare la sentenza, Stevenson promise di essere al fianco di Richardson nei suoi ultimi momenti e di assistere all'esecuzione.

Per conto di McMillian, Stevenson affronta direttamente Myers. Questi ammette che la polizia ha costretto la sua testimonianza minacciandolo di morte. Stevenson si appella al tribunale locale affinché conceda a McMillian un nuovo processo e riesce a convincere Myers a ritrattare la sua testimonianza alla sbarra, ma il giudice rifiuta di concedere un nuovo processo. Stevenson appare su 60 Minutes per raccogliere il sostegno dell'opinione pubblica a favore di McMillian e fa appello alla Corte Suprema dell'Alabama contro la decisione del tribunale. La Corte Suprema annulla la decisione del tribunale e concede a McMillian un nuovo processo. Stevenson cerca di far cadere completamente le accuse. Affronta Chapman a casa e cerca di convincerlo ad aderire alla mozione; Chapman lo costringe ad andarsene. Il giorno della mozione, Stevenson si appella al giudice. Quel giorno Chapman si unisce a lui nella mozione, il giudice respinge le accuse e McMillian viene finalmente rilasciato dalla prigione e si riunisce alla sua famiglia.

In un epilogo si legge che Stevenson e Ansley continuano a lottare per la giustizia. McMillian rimase amico di Stevenson fino alla sua morte naturale nel 2013. Un'indagine successiva all'omicidio di Morrison del 1986 ha confermato l'innocenza di McMillian. Le prove suggeriscono che il responsabile è probabilmente un uomo bianco, ma il caso non è mai stato ufficialmente risolto. L'ex compagno di cella di McMillian, Anthony Ray Hinton, è rimasto nel braccio della morte per 28 anni. Stevenson si occupò della sua difesa e alla fine riuscì a far cadere tutte le accuse. Hinton è stato rilasciato nel 2015.