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Città segreta

Sotto la placida facciata di Canberra, tra le crescenti tensioni tra Cina e Stati Uniti, la giornalista Harriet Dunkley (Anna Torv) si avvicina alla verità, scoprendo una serie di cospirazioni intrecciate che minacciano la sua carriera e la sua vita e mettono in pericolo la libertà di ogni australiano.

Città segreta: Sotto l'Aquila

La storia riprende con Harriet involontariamente coinvolta in un insabbiamento militare e politico su cui c'è lo zampino di Catriona Bailey (Jacki Weaver). La ricerca della verità da parte di Harriet la porta di nuovo nei corridoi del potere di Canberra, questa volta lavorando per un deputato indipendente e anticonformista. Ciò che porta alla luce è un programma militare così segreto che persino il Primo Ministro non ne conosce l'esistenza.

Quando la giornalista politica Harriet Dunkley vede il corpo sventrato di un giovane uomo spiaggiato sulla riva del lago, sospetta una cospirazione. Il suo giornale pensa che stia tirando un altro mulino a vento, la polizia fa ostruzionismo, le sue fonti governative tacciono e un contatto di alto livello all'interno dell'intelligence australiana la mette fermamente in guardia. Ma Harriet scopre un legame tra Sabine Hobbs e il ragazzo morto, Max Dalgetty. Si scopre che i due frequentavano lo stesso coro cinese all'ANU, ma non c'è traccia di Dalgetty da nessuna parte. Il ministro della Difesa Malcolm Paxton si scontra con il ministro della Giustizia e procuratore generale Catriona Bailey in merito all'invio di navi della flotta americana. Nel frattempo, il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti in Australia arriva a Canberra e Lloyd Rankin, capo missione di Paxton a Pechino nel 1992, viene trovato morto. L'omicidio di Dalgetty viene archiviato, attribuito a difetti dell'agenzia e il suo corpo viene cremato.