La comica australiana Hannah Gadsby rimodella lo standard dello stand-up abbinando le battute a rivelazioni personali sul genere, la sessualità e i turbamenti dell'infanzia.
Hannah Gadsby: Nanette è uno spettacolo comico dal vivo scritto e interpretato dalla comica australiana Hannah Gadsby, che ha debuttato nel 2017. L'opera include commenti sociali (in particolare sulle prospettive LGBTQ e delle donne e sulla malattia mentale), discorsi evocativi punteggiati di comicità e una narrazione emotiva della vita di Gadsby, delle sue esperienze e di ciò che la sua storia offre al mondo. Nel giugno 2018, Netflix ha pubblicato un video della performance di Gadsby all'Opera House di Sydney, diretta da Madeleine Parry e John Olb. Lo speciale è stato accolto positivamente dalla critica e ha vinto un Peabody Award e un Outstanding Writing for a Variety Special ai Primetime Emmy Awards 2019.
Gadsby usa Nanette per decostruire la natura della commedia e le sue convenzioni, facendo vivere al suo pubblico la stessa tensione di cui soffrono quotidianamente le persone emarginate. Condivide aneddoti personali legati alle sue esperienze di donna lesbica e gender-nonconforming, spiegando come il suo stile comico sia influenzato dalla sua identità. A causa della sua educazione nella conservatrice Tasmania, Gadsby è cresciuta circondata da persone che credevano di avere il diritto di odiare gli altri, il che l'ha indotta in giovane età ad accettare i pregiudizi nei confronti delle persone omosessuali. Per affrontare l'ineguaglianza sociale, Gadsby dice di essersi rivolta all'umorismo autoironico. Si è resa conto che l'umorismo autoironico comune alla standup comedy è doppiamente doloroso per le persone emarginate perché aggiunge un'altra voce al coro di persone che già le insultano e le sminuiscono. Questo l'ha portata a concludere che non può più fare stand-up comedy e quindi ha strutturato il pezzo affermando che sta abbandonando la comicità.