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Ambar, un'immigrata clandestina, si trasferisce dal Messico a Cleveland dopo la morte della madre. Si mantiene con un lavoro in nero e con i suoi risparmi. Alla ricerca di un posto dove stare, trova una pensione fatiscente gestita da Red, che le chiede il primo mese di affitto in anticipo. Dopo essersi trasferita, le succedono cose strane sia nella nuova pensione che fuori. Una notte vede un uomo sbattere la testa contro la porta, che poi scoprirà essere Becker, il fratello malato di Red. Alcune stanze della casa sono piene di strani artefatti, tra cui raffigurazioni di sacrifici rituali. In giro per la casa si vedono figure fantasma.

Alla ricerca di un lavoro migliore, Ambar dà a un collega i suoi risparmi per ottenere un documento d'identità falso che la dichiari cittadina statunitense, ma il collega la tradisce rubando i soldi e lasciando il suo lavoro. Ambar chiede al suo capo l'indirizzo della collega, ma viene licenziata.

Spaventata da visioni soprannaturali, Ambar fugge dalla pensione. Alla ricerca disperata di denaro e non potendo ricevere aiuto dal lontano cugino Beto, Ambar è costretta a chiamare Red. I due si incontrano in una tavola calda vicina e Red promette di restituirle la caparra, ma solo se lei tornerà alla casa, poiché sostiene di non avere abbastanza denaro con sé. Quando arrivano alla pensione, i soldi non sono nella sua stanza come promesso. Becker chiude Ambar nella sua stanza insieme a due donne rumene che si sono trasferite nella pensione. Le due donne iniziano a cantare una ninna nanna che spinge Ambar a dormire.

Mentre Red e Becker preparano le donne da portare in cantina per motivi sconosciuti, Beto viene a cercare Ambar ma viene aggredito da Becker. Becker porta una delle donne rumene al piano di sotto; Red racconta ad Ambar che suo padre era un archeologo (come si vede nei filmati amatoriali all'inizio del film) che riportò una scatola di pietra dal suo viaggio in Messico nel 1963. Qualcosa nella scatola portò il padre di Red, insieme a sua madre Mary, a intrappolare e uccidere delle donne (i fantasmi che Ambar ha visto e sentito in tutta la casa). Scoprendo ciò che avevano fatto, Red voleva andarsene ma Becker insistette per rimanere: ogni donna sacrificata alla scatola di pietra migliorava la salute di Becker.

Dopo la spiegazione di Red, Becker porta Ambar nel seminterrato, dove vede che l'altra donna è stata decapitata. Lega Ambar a una lastra di pietra di fronte a un altare dove si trova la scatola, apre la scatola e lascia la stanza, chiudendo la porta dietro di sé. Sembra che Ambar sia condannata, finché Beto non irrompe nella stanza e slega Ambar.

Mentre cercano di fuggire dal seminterrato, Ambar viene catturata da un sogno di sua madre sul letto di morte. Allo stesso tempo, una creatura emerge lentamente dalla scatola e prende la testa di Ambar tra le mani per leggere la sua mente e sapere cosa Ambar ha sacrificato. Nel sogno, Ambar strangola la madre, i cui occhi e mani si sono trasformati in quelli della creatura. Questo fa sì che il mostro, la dea azteca Ītzpāpālōtl (Dio del Paradiso reso possibile dal sacrificio), associata alla falena che si vede in tutto il film (Rothschildia erycina), accetti il sacrificio e si ritiri nella scatola.

Ambar sente Becker e Red che preparano l'ultima ragazza per il sacrificio. Becker nota che le sue ferite non stanno guarendo. Ambar prende un macuahuitl dallo studio e sale al piano di sopra dove ferisce Red e viene poi attaccata da Becker. La donna rumena cerca di aiutarla ma viene gettata dal balcone e uccisa dalla caduta. Becker soffoca Ambar, ma lei gli taglia la carotide con la lama di ossidiana del macuahuitl e gli spacca la testa con l'arma. Sente Red, ferito ma vivo, che si muove nella stanza accanto. Lo porta al piano di sotto e lo lega al tavolo di pietra dove guarda il mostro che gli stacca la testa a morsi. Mentre esce dalla casa, la sua caviglia, rotta da Becker in precedenza, guarisce improvvisamente per aver sacrificato Red al mostro. Camminando per la casa, passa accanto a Red, che è diventata un fantasma come le altre donne sacrificate.