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Una donna si risveglia in un'unità medica criogenica a tenuta stagna e scopre di essere intrappolata e che i livelli di ossigeno dell'unità stanno scendendo rapidamente. Soffrendo di perdita di memoria, non ricorda chi sia o come sia arrivata lì. Viene assistita da un'intelligenza artificiale avanzata chiamata M.I.L.O. (Medical Interface Liaison Officer), che però si rifiuta di aprire l'unità criogenica senza un codice amministratore. Utilizzando MILO, riesce a trasmettere all'esterno della capsula e a contattare i servizi di emergenza. Fornisce loro il modello e il numero di serie dell'unità criogenica, che sono stampati all'interno. Contattando il produttore, viene detto che l'unità è stata distrutta tre anni prima. Non riuscendo a ricordare i suoi ricordi, la donna cerca indizi sul suo passato cercando immagini e articoli nel computer dell'intelligenza artificiale e trova il suo nome, Elizabeth Hansen. Si rende conto di essere un medico criogenico. Trova suo marito, Léo Ferguson, e il suo numero di telefono accedendo ai suoi social media, ma quando chiama il suo numero risponde una donna. Dice alla donna di essere la moglie di Léo e chiede di parlargli. La donna sembra confusa e riaggancia.

Mentre il livello di ossigeno continua a scendere, inizia ad avere delle allucinazioni e cerca di aprire la capsula, ricevendo però una scossa elettrica. Riceve una telefonata dalla polizia, ma sospetta che le stiano nascondendo qualcosa e si disconnette. La donna sconosciuta che aveva chiamato prima le telefona e le dice che suo marito è morto. Le dà anche il codice amministratore per aprire la capsula, ma le dice che non può aprirla o morirà. Elizabeth usa il codice per ottenere l'accesso come amministratore, ma si ferma prima di aprire la capsula quando la donna sconosciuta la prega di ascoltare. Seguendo le istruzioni della donna, Elizabeth accede ai comandi di una centrifuga e la spegne. Inizia a fluttuare senza gravità. Dopo una breve spiegazione, le viene rivelato che è stata messa in iper-sonno per un viaggio di 34 anni verso un pianeta distante 14 anni luce. La sua missione segreta è quella di viaggiare verso un nuovo pianeta, poiché l'umanità si estinguerà nel prossimo futuro a causa di un virus mortale. Il virus ha ucciso anche suo marito, Léo.

Affranta dalla verità, deduce che il risveglio era dovuto al surriscaldamento di un processore e si rende conto che deve dirottare le funzioni del processore su un altro processore assegnato a funzioni non essenziali, ma inizialmente non ci riesce perché i dati superano la capacità. Con il passare del tempo e l'affievolirsi dei livelli di ossigeno, si prepara al suicidio tentando di aprire la capsula. Poco dopo, scopre che anche Léo è in ipersonno nell'astronave danneggiata insieme a quasi 10.000 altre persone, ma nota che non ha la cicatrice sulla fronte che aveva prima. Dopo ulteriori indagini, attraverso un video presentato da una versione anziana di lei, si scopre che è un clone genetico con la personalità e i ricordi della Elizabeth Hansen originale impiantati, compresi quelli di Léo. La donna con cui ha parlato sulla terra è l'originale e ormai anziana Elizabeth Hansen.

MILO attiva un protocollo di eutanasia a causa delle inesistenti possibilità di sopravvivenza, tuttavia il clone di Elizabeth riesce a disattivarlo e a deviare con successo le funzioni del processore e viene rimesso in iper-sonno. La scena finale mostra i cloni di Léo ed Elizabeth sul nuovo pianeta che sorridono e si abbracciano.