Layla è una ragazza di 18 anni, nata e cresciuta ad Amsterdam. Layla è intelligente, spiritosa e testarda e ha origini marocchine. In un periodo di costante minaccia terroristica, Layla lotta contro la crescente diffidenza nei confronti delle ragazze con il velo e dei ragazzi con la barba di cui è testimone ogni giorno. Mentre la sua frustrazione cresce, la sua fede si intensifica. Alla fine si unisce a un gruppo di musulmani che combattono per la loro pratica dell'Islam. Layla pubblica online filmati che ritraggono gli orrori in Siria e a Gaza e realizza volantini politici. Inoltre, flirta con il carismatico Abdel. Quando lei e il suo pacifico fratello vengono arrestati dalla polizia, Layla, sentendosi ferita e isolata dalla rabbia, sempre più in conflitto con i suoi genitori, si ritrova con una sola opzione: andarsene di casa. Sceglie il matrimonio, con Abdel. Dopo il matrimonio, Layla e Abdel vagano insieme per il paese, svolgono un "lavoro missionario" e raccolgono fondi per la buona causa. Ma dopo essere sfuggiti per un pelo a un'incursione della polizia belga in un gruppo di ...
Il film è stato presentato in anteprima al BFI London Film Festival nel 2016. Le recensioni dei media nazionali sono state favorevoli e a livello internazionale il film è stato ben accolto. Al Netherlands Film Festival, El Koussour ha vinto il Golden Calf come miglior attrice e Mohammed Azaay il Golden Calf come miglior attore non protagonista. Il film è stato selezionato come candidato olandese per il Miglior Film Straniero ai 90° Academy Awards, ma non è stato nominato.
Layla è una giovane musulmana olandese di origine marocchina. È nata e cresciuta ad Amsterdam, ma deve affrontare quotidianamente l'islamofobia e il razzismo. Mentre la sua famiglia è felicemente assimilata alla cultura olandese, Layla inizia a ribellarsi e ad avvicinarsi al fondamentalismo islamico. Inizia a guardare e a diffondere i cortometraggi che trova su internet sulla situazione in Siria e a Gaza, decidendo di girare lei stessa un film, cosa che fa arrabbiare la sua famiglia. Il divieto di indossare il burqa rafforza la sua decisione di indossarne uno. Layla incontra poi un giovane radicale di nome Abdel e decide di sposarlo. I due si recano in un campo di addestramento jihadista in Belgio e sfuggono per poco alla polizia, prima di trasferirsi ad Amman, la capitale della Giordania. Quando vive all'estero in una cultura diversa, il radicalismo di Layla viene messo alla prova: la ragazza lotta per adattarsi a una società patriarcale e inizia a vedere l'ipocrisia dell'estremismo.