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Il primo giorno, il 30 aprile 1980, sei arabi iraniani assaltano l'ambasciata iraniana situata al numero 16 di Princes Gate, a Kensington, a Londra, e tengono in ostaggio almeno 26 persone. A seguito dell'incidente sono state convocate persone importanti, tra cui i membri della SAS guidati dal caporale Rusty Firmin, la giornalista della BBC Kate Adie e l'ispettore capo Max Vernon della polizia metropolitana. Le autorità ricevono una telefonata dal leader dei terroristi, Salim, che chiede il rilascio di 91 prigionieri arabi in Iran, altrimenti uccideranno un ostaggio a mezzogiorno del giorno successivo.

Il giorno 2, Max negozia con Salim per telefono, dicendo che Max lo aiuterà con ogni mezzo per evitare la violenza. La squadra SAS si prepara a fare irruzione nell'edificio poco prima di mezzogiorno, ma Salim rilascia un ostaggio a causa di una malattia. Dopo che Max porta del cibo ai terroristi, Salim accetta a malincuore di prolungare la scadenza di 48 ore, chiedendo un passaggio sicuro all'aeroporto di Heathrow accompagnato dagli ambasciatori della Lega Araba.

Nei giorni 3 e 4, Salim chiama di nuovo, chiedendo di parlare con gli ambasciatori. Il braccio destro di Salim, Faisal, prende un ostaggio da uccidere. Tuttavia, le autorità iraniane rifiutano di partecipare alla trattativa. Salim chiama Max chiedendo di parlare con la BBC e Max accetta con riluttanza. In seguito, Salim rilascia a malincuore un altro ostaggio. Nel frattempo, la squadra SAS prepara un piano per salvare gli ostaggi mentre sono a bordo dell'autobus diretto all'aeroporto, ma questo piano viene bloccato dal Primo Ministro, che è irremovibile sul fatto che il governo non cederà a nessuna delle richieste dei terroristi, nemmeno a livello estetico. A malincuore, la SAS torna al piano originale di assaltare l'edificio.

Il giorno 5, come richiesto da Salim, il BBC World Service trasmette la dichiarazione dei terroristi, motivando le loro azioni con l'oppressione del governo iraniano in Arabistan. Alla notizia, Salim ringrazia Max e libera due ostaggi.

Il giorno 6, Faisal uccide un ostaggio dopo che la richiesta di portare l'autobus non viene soddisfatta. Il Ministro degli Interni Whitelaw autorizza l'operazione SAS e Vernon viene incaricato di fare qualsiasi cosa per prendere tempo o distrarre i terroristi dall'assalto.

Durante l'assalto, guidato da Firmin, Salim e altri tre terroristi vengono uccisi, a scapito di uno degli ostaggi e di nessuno degli uomini della SAS, anche se uno di loro rimane gravemente ustionato alla gamba sinistra. Mentre gli ostaggi vengono condotti all'esterno, Firmin riconosce Faisal che si nasconde tra loro e gli spara allo stomaco prima che Faisal possa usare una granata. All'esterno dell'ambasciata, gli ostaggi vengono fermati e perquisiti, rivelando il sesto e ultimo terrorista che cercava di nascondersi tra loro, che viene arrestato. Vernon, scosso, telefona alla moglie per rassicurarla che è al sicuro e la squadra SAS torna a Hereford, sentendo alla radio gli elogi del Primo Ministro nei confronti suoi e della Polizia Metropolitana.