Star Trek: Deep Space Nine streaming disponibile da giugno 2016

L'ambientazione principale di Deep Space Nine è una stazione spaziale vicino al pianeta Bajor, costruita dagli imperialisti Cardassiani durante la loro lunga e brutale occupazione di Bajor. Dopo essersi liberati con una guerriglia, i Bajoriani invitano la Federazione Unita dei Pianeti ad amministrare insieme la stazione. La stazione viene ribattezzata Deep Space Nine e la gestione viene affidata a un equipaggio della Flotta Stellare, guidato dal comandante Benjamin Sisko.

Poco dopo il suo arrivo, Sisko scopre un tunnel spaziale stabile nello spazio bajoriano tra il Quadrante Alfa e l'inesplorato Quadrante Gamma e la stazione viene spostata vicino all'ingresso del tunnel. Il tunnel spaziale è la casa di potenti alieni non corporei che i Bajoriani venerano come "i Profeti". Sisko è venerato dai Bajoriani come "Emissario" dei Profeti; sebbene inizialmente non si senta a suo agio nell'essere una figura religiosa, gradualmente accetta il suo ruolo.

Deep Space Nine e Bajor diventano rapidamente un centro di esplorazione, commercio interstellare, manovre politiche e infine un conflitto aperto. Le minacce provengono non solo da Cardassiani, Klingon e Romulani del Quadrante Alfa, ma anche dal Dominio, un potente impero del Quadrante Gamma governato da una razza di mutaforma. L'astronave USS Defiant viene incaricata di proteggere la stazione. Quando il Dominio e i Cardassiani prendono le armi contro la Federazione e i suoi alleati a partire dalla quinta stagione, Deep Space Nine diventa una base fondamentale della Federazione nella Guerra del Dominio.

Secondo il co-creatore Berman, lui e Piller avevano preso in considerazione l'idea di ambientare la nuova serie su un pianeta colonia, ma decisero che una stazione spaziale sarebbe piaciuta di più agli spettatori e avrebbe fatto risparmiare i soldi necessari per le riprese in loco di uno show terrestre. Non volevano che la serie fosse ambientata a bordo di un'astronave perché Star Trek: The Next Generation era ancora in fase di produzione e, secondo le parole di Berman, "sembrava ridicolo avere due serie - due cast di personaggi - che andavano dove nessun uomo era mai andato prima".

Mentre i suoi predecessori tendevano a ripristinare lo status quo ante alla fine di ogni episodio, consentendo una visione non ordinata, DS9 contiene archi narrativi che abbracciano episodi e stagioni. Una puntata spesso si basa su quelle precedenti, con diversi finali a rischio. Michael Piller considerava questa una delle migliori qualità della serie, in quanto permetteva alle ripercussioni degli episodi passati di influenzare gli eventi futuri e costringeva i personaggi a "imparare che le azioni hanno delle conseguenze". Questa tendenza era particolarmente evidente verso il finale della serie, quando ormai lo show era stato intenzionalmente sceneggiato come un serial.

A differenza di Star Trek: The Next Generation, in DS9 i conflitti interpersonali sono stati messi in primo piano. Questo su suggerimento degli sceneggiatori di Star Trek: The Next Generation, molti dei quali hanno scritto anche per DS9, che ritenevano che il divieto di Roddenberry di creare conflitti all'interno dell'equipaggio limitasse la loro capacità di scrivere storie drammatiche e avvincenti. Secondo le parole di Piller, "persone che provengono da luoghi diversi - persone oneste e nobili - avranno naturalmente dei conflitti". La serie aveva una visione più cinica della natura umana e della Federazione Unita dei Pianeti rispetto alla visione utopica presentata in The Next Generation e, a differenza del suo predecessore, presentava personaggi principali che non appartenevano alla Federazione e potevano offrire una prospettiva alternativa.